Oggi andiamo alla scoperta del Vomero a Napoli uno dei luoghi, che i Turisti si perdono oppure che non inseriscono nel proprio percorso.
Non tutti sanno che Napoli non è solo una Città di mare, ma è circondata da una corona di colline che da sempre costituisce una protezione naturale della città.
La Collina più famosa è quella del Vomero a Napoli che ha cambiato fortemente il suo aspetto durante gli anni della speculazione edilizia nel secondo dopoguerra mondiale.
Oggi appare uno dei quartieri più frequentati e caotici di Napoli, pieno di uffici e luoghi di ritrovo per i più giovani eppure si fa fatica a immaginare che non è sempre stato così.
La Storia deI Vomero a Napoli
Fino alla prima metà del 900 era una zona rurale, rinomata soprattutto per la coltivazione di broccoli, per questo motivo ci si riferisce ancora oggi agli abitanti del Vomero con l’espressione colorita “si nu ‘vruoccolo”.
Ma perché la collina del Vomero si chiama così? In epoca romana, la collina era chiamata Paturcium (probabilmente da Patulcius, nome latino del Dio Giano) e il nome attuale trae origine dal gioco del “Vomero”.
Il vomero era un attrezzo dell’aratro e nei giorni festivi i contadini avevano il passatempo di realizzare con questo un gioco, ovvero si sfidavano a chi tracciava con l’aratro il solco più diritto nella terra.
Di questo borgo rurale rimane ben poco, eppure il Vomero è ricco di storia e di luoghi da visitare.
Si può visitare la sua parte più antica, il borgo di Antignano con il mercato colorato, il cui nome deriva dalla Via Antiniana, strada di epoca romana che portava a Pozzuoli che si chiamava così in quanto Antes Agnanus, prima di Agnano.
Il borgo è anche il luogo dove secondo la tradizione si sciolse per la prima volta il Sangue di San Gennaro, al passaggio delle ossa che provenivano da Pozzuoli e sarebbero state sistemate nelle catacombe omonime.
Castel Sant’Elmo e la Certosa di San Martino:
Sulla cima della Collina del Vomero a Napoli si può visitare il Castel S. Elmo e la Certosa di San Martino, edificate rispettivamente per motivi strategici e religiosi dalla dinastia Angioina a partire dal 1325.
Dal Castel S. Elmo con la peculiare forma a Stella si può godere di un magnifico panorama su Napoli a 360 gradi, nella certosa oltre ad ammirare i chiostri, gli affreschi e i quadri degli ambienti certosini , c’è una sezione museale dedicata alle memorie della città, di cui la più conosciuta è quella Presepiale. Conviene acquistare il Ticket d’ingresso con Salta fila, in questo modo sarete agevolati nella visita.
Se volete godervi un pò di fresco e vedere una pregevole collezione di ceramiche di tutti i tempi, allora ritagliatevi un po di tempo per visitare la Villa Floridiana con il suo Museo Duca di Martina, villa del Vomero che fu regalata da Ferdinando Di Borbone alla sua moglie morganatica Lucia Migliaccio contessa di Floridia.
Una Guida Turistica per scoprire il Vomero a Napoli
Queste e tante altre storie e luoghi, potrai scoprire, prenotando un tour del Vomero con noi, scrivendo a Vado a Napoli, possiamo fare un itinerario su misura per te, contando sulla professionalità di un Guida abilitata della Regione Campania.
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