I prezzi degli stabilimenti balneari di Varcaturo stanno segnando un aumento esagerato dei prezzi, senza che i servizi offerti rispecchino in alcun modo questi aumenti. Dopo la pandemia da Covid, gli stabilimenti balneari lungo la costa nord di Napoli si sono trasformati in luoghi affollati, dove spesso non è nemmeno possibile fare un semplice bagno, in quanto la folla e le condizioni dell’acqua non lo permettono. È davvero giustificato aumentare i prezzi quando non si apportano miglioramenti alle strutture degli stabilimenti?
L’aumento dei prezzi può essere spiegato con la crescente presenza di bagnanti che, a causa di restrizioni economiche, preferiscono evitare di viaggiare e scegliere invece di trascorrere del tempo sulle spiagge vicino casa. Ma che purtroppo finiscono dalla padella alla brace. Questa situazione ha portato a un circolo vizioso, dove la qualità dei servizi offerti si è abbassata a causa dell’afflusso massiccio di visitatori. Mentre i gestori degli Stabilimenti balneari di Varcaturo, hanno ben pensato di aumentare i prezzi. Un luogo che un tempo ospitava famiglie e giovani in cerca di sole, oggi è solo un ricordo.
Un lettino senza ombrellone arriva a costare quasi 9 euro, e durante la settimana di Ferragosto i prezzi aumentano ancora di più, semplicemente perché è Ferragosto. Il costo dei prodotti, come cibo e bevande, raggiunge livelli paragonabili a quelli delle piazzette di Capri. Pagare 3 euro per una Coca Cola è assurdo e ingiustificato!
Esplorando la costa e le sue problematiche
Prima di esaminare da vicino gli stabilimenti balneari di Varcaturo, è importante considerare le problematiche che affliggono l’intera costa.
Licola, Varcaturo ed Ischitella formano un trittico di località che vivono quasi esclusivamente durante l’estate, mentre nel resto dell’anno lasciano spazio agli immigrati e ai clandestini. Spesso, in questa zona sembra di trovarsi in un paese del Ghana o della Nigeria, anziché in Italia, poiché tutto assume sfumature diverse.
Negli anni passati è stato vietato fare il bagno nelle acque da Licola al Villaggio Coppola, per motivi non specificati. Si pensa che ciò fosse dovuto al mal funzionamento degli impianti di depurazione, con lo scarico di sostanze in mare. Ora ci chiediamo: è giustificabile pagare di più in una zona del genere? Forse i gestori degli stabilimenti balneari di Varcaturo, credono di offrire un’esperienza simile alle acque cristalline di Ischia, Capri, Positano, Sorrento, e così via.
Stabilimenti Balneari a Varcaturo: prezzi elevati e servizi scadenti
Purtroppo, i lidi a Varcaturo si sono adattati eccessivamente al clima generale della costa, caratterizzato da prezzi elevati e servizi scadenti. Gli stabilimenti balneari sembrano aver scelto di sfruttare l’afflusso di visitatori per aumentare i propri profitti, senza preoccuparsi dell’esperienza dei clienti.
È particolarmente preoccupante che gli stabilimenti balneari di Varcaturo, che un tempo erano luoghi accoglienti per famiglie e giovani in cerca di relax e divertimento, sembrano aver perso il loro carattere distintivo e non riescono più a offrire un’esperienza piacevole ai visitatori.
I gestori dovrebbero comprendere che in una zona come questa, il prezzo di 5/6 euro per un lettino è il massimo che possono chiedere, soprattutto considerando che le spiagge sono estremamente ampie e possono ospitare migliaia di persone. In alcuni casi, gli stabilimenti balneari di Varcaturo hanno realizzato piscine e acquistato lettini prendisole più ampi, il che potrebbe giustificare in parte gli aumenti di prezzo. Tuttavia, non è chiaro perché coloro che prima offrivano due lettini e un ombrellone a 10 euro ora chiedano 8 euro per un singolo lettino.
Speriamo che i gestori degli stabilimenti balneari di Varcaturo riescano a riconsiderare i propri prezzi e a riportare le persone al mare. Altrimenti, le spiagge rischiano di diventare deserte, come del resto l’intera zona circostante.
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