Il Frankenstein delle nostre paure è nato a Napoli! In molti non sanno che la scrittrice Mary Shelley, quando scrisse il suo romanzo più famoso, ha dato i nativi al Dottor Victor Frankenstein a Napoli.
Non è un caso che abbia scelto Napoli, in quanto proprio nel ‘800 Napoli era avvolta da grandi misteri esoterici; basti pensare al Principe di San Severo della omonima Cappella Sansevero. In quel tempo Napoli brulicava di artisti e scienziati ed inoltre la corsa alla creazione della vita, da parte degli esseri umani, era tra le priorità del tempo. Una Città in fermento come Napoli, ispirava molti scrittori e poeti.
Come è nato il romanzo di Frankenstein di Mary Shelley
Si racconta che Mary Shelley fu invitata a Ginevra dalla sorellastra, amante di Lord Byron, una sera di pioggia, la famiglia si riunì in una lettura inerenti a fantasmi e re all’aldilà. Lord Byron propose loro di scrivere, dei racconti di quel genere, per stimolare le fantasie di ognuno di loro.
I familiari accettarono la proposta di scrivere e di inventare storie che narrassero di fantasmi e di corpi tornati in vita dall’aldilà.
Mary non diede importanza alla proposta e andò a dormire, ma i racconti che aveva ascoltato prima di chiudere gli occhi, le portarono in dono un sogno.
Il sogno, forse un vero e proprio incubo, iniziava con uno studente inginocchiato davanti ad una creatura da lui stesso creata, che grazie ad una forza sconosciuta, inizia a dare segni di vita.
Quando Mary si svegliò, era decisa a trascrivere questo incubo in un romanzo, e iniziò proprio dalla nascita appunto a Napoli, del protagonista Dottor Victor Frankenstein.
La Shelley decisa a ricreare su carta quel terribile incubo, proprio come lei stessa lo aveva visto in sogno. Iniziò scrivendo: Il successo dello scienziato nell’animare la creatura l’avrebbe terrorizzato al punto da scappare dal suo lavoro, con la speranza, che abbandonando a se stesso l’essere, questi sarebbe morto; ma la creatura al contrario prende vita al punto di chiedere spiegazioni al suo creatore.
Mary Shelley il suo viaggio a Napoli di 3 mesi
Nel 1818 i coniugi Shelley misero al mondo una figlia proprio mentre erano in visita a Napoli, ma purtroppo 17 mesi più tardi morì. Questo accadimento si pensa sia stato il motivo della scelta della nascita del suo Victor Frankenstein nella Città di Napoli.
Il Romanzo si divide in due edizioni, la prima del 1818, dove non si menziona Napoli e la seconda del 1831 dove Mary diede i nativi al suo Frankenstein proprio a Napoli. Ad ogni modo Napoli nella vita di Mary Shelley è fin troppo presente, usando la Sibilla Cumana, come strumento narrativo del suo ultimo libro intitolato “L’ultimo Uomo”.
Il bello di Napoli è che la ritrovi quando meno te lo aspetti, anche tra le pagine di un romanzo di grande successo come Frankenstein. Se vi siete appassionati ed avete voglia di leggere questo stupendo romanzo Gotico, leggete questa stupenda edizione illustrata.
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Alla Prossima!
