La guerra in Ucraina ha sconvolto l’immaginario collettivo, riportandoci indietro di 80 anni. Scoprire dopo tutto questo tempo un’umanità ancora debole alla frenesia della guerra, ci ha fatto capire che per alcuni, il tempo non esiste, soprattutto ciò che accade in esso.
La Russia di Putin ha scosso il mondo riportandoci tutti agli anni della guerra fredda, dove la costante paura di una guerra atomica, era all’ordine del giorno. Oggi il mondo è diverso, è meno “credulone” ed ha un’arma di unione di massa: INTERNET. Le informazioni corrono costanti e c’è sempre meno voglia di farsi la guerra tra i popoli; questo isola i “Potenti della Terra” che con la propaganda ed oscurando i social, cercano di sovvertire il pensiero comune.
Dopo 80 anni la Guerra in Ucraina ci fa capire che c’è ancora chi è fermo all’età delle conquiste territoriali. Ma ne Russi ne Ucraini vogliono la guerra! la vuole solo un piccolo gruppo di oligarchi per arricchirsi ancora di più. Per questo motivo abbiamo deciso di scrivere questo articolo, perché in questa vicenda assurda, c’è un fiore di memoria che vogliamo portare alla luce.
Odessa e Napoli unite da un Napoletano
Napoli e l’Ucraina, nello specifico la città di Odessa, sono unite da una canzone, ma soprattutto da un Napoletano.
Odessa fondata nel 1794 da un Napoletano, Josè de Ribas (Nato a Napoli, di origine Spagnola), un Nobile che favorì gli scambi tra le due Città. Non era difficile sentire parlare ad Odessa in Napoletano.
Un’altra delle cose che unisce Napoli ad Odessa, è una canzone del 1898, forse una delle più belle canzoni Napoletane, quella che nel mondo ricorda subito Napoli , “‘O Sole Mio”, la canzone scritta da Eduardo di Capua, guardando il cielo di Odessa e pensando alla sua Napoli.
Speriamo che la guerra in Ucraina finisca presto, per poter cantare insieme ‘O Sole Mio e far si che questa agognata pace, possa esser finalmente vissuta.
La più grande delle Guerre, non potrà mai dividere i popoli che nel tempo hanno imparato a convivere nella pace. Noi Italiani lo abbiamo scritto nel DNA che ripudiamo la qualsiasi forma di Guerra. Nella nostra costituzione all’articolo 11 c’è scritto chiaro e tondo:
Articolo 11: L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Siamo sicuri che l’unica possibilità per fermare la guerra in Ucraina sia la diplomazia, ed avere un dialogo tra le parti, con un garante che possa portare una Pace duratura.
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NO WAR!